La prima sfida degli ottavi di finale di Coppa Italia si è giocata a Milano tra Inter e Roma nella serata di Martedi. La squadra di Inzaghi ha trovato il vantaggio con il gol dell’ex Dzeko dopo una bella combinazione tra Sanchez e Perisic che ha liberato il croato sulla sinistra per mettere un cross in mezzo, Dzeko ha colpito di piatto e insaccato al 3’ minuto.
Nei primi dieci la Roma si è addormentata, e sul colpo di testa ravvicinato di Skriniar l’Inter rischia il raddoppio. Poco dopo il “gioiello” Barella lancia un missile che fa tremare la traversa dal limite dell’area. La Roma ci prova prima con Abraham che rischia di forzare l’autorete di D’Ambrosio e poi con Zaniolo, che a tu per tu impatta sulle gambe di Handanovic. Nel secondo tempo un tiro di Oliviera rimpalla contro Brozovic e forza Handanovic a fare un tuffo spettacolare, vuole farsi perdonare per il derby. Barella risponde con stop di petto e tiro al volo da fuori area che chiama in azione Rui Patricio per salvare la partita, poi Sanchez decide di insegnare al centrocampista come fare i gol dalla distanza e insacca un tiro di potenza sotto l’incrocio dei pali per mandare l’Inter in semifinale. Nel finale un tiro alto di Lautaro subentrato e un colpo di testa di Perisic largo di poco. Partita di routine per l’Inter che ora pensa alla sfida col Napoli questo weekend. Sempre a Milano il giorno dopo si è giocata un'altra partita tra una milanese e una romana, questa volta però tra Milan e Lazio. La partita l’ha aperta Leao, che su assist in profondità di Romagnoli dimostra sangue freddo e spiazza Reina. Il Milan pressa alto e vince una palla pericolosa nella centrocampo della Lazio. Poi Brahim serve Leao che si beve la difesa e la tocca per Giroud, che deve solo appoggiarla in porta per il 2-0. Per chiudere il primo tempo arriva anche il 3-0. Brahim aspetta Theo in sovrapposizione, che a sua volta aspetta Giroud sul secondo palo. La difesa celeste si addormenta e il francese si regala un altro tap-in e doppietta personale. La Lazio prova a rispondere, ma il meglio che riesce a creare sono un tiro molle di Pedro e un liscio di Patrick sul colpo di testa di Milinkovic-Savic. Partita a senso unico. Nel finale il Milan cala il poker. Maldini crossa e dalla mischia la palla cade nei piedi di Kessie che tira di prima e segna. In semifinale sarà ancora una volta derby della Madonnina, preparate i popcorn. A Bergamo si è giocata Atalanta-Fiorentina, sfida che sulla carte vede i bergamaschi favoriti. Inizia meglio la Fiore che si guadagna un rigore con Gonzales dopo il pestone di De Roon sulla riga. Piatek trasforma dal dischetto. L’Atalanta non ci sta e risponde alla grande. Prima la grande conclusione di Zappacosta a giro regala il pareggio ai padroni di casa, poi l’azione personale del nuovo acquisto Boga porta anche al vantaggio. Lo slalom dell’attaccante ha sicuramente portato flashback dei numeri del Papu Gomez, nei tempi in cui vestiva la maglia nerazzurra. Nel secondo tempo però Koopmeiners sbaglia il tempo e da un calcione a Maleh, l’arbitro non ha dubbi, è rigore. Si presenta ancora una volta Piatek dal dischetto, che prima viene parato da Musso, che però respinge sui piedi del Pistolero polacco, che non ci pensa due volte e segna il pareggio. Zappacosta prova ancora il tiro a giro ma colpisce la traversa nel finale. Poi a 20’ dalla fine Martinez Quarta si guadagna un cartellino rosso per un fallo su Muriel scappato in velocità. Al 93’ con l’ultimo tocco della partita Milenkovic stoppa un rimpallo di coscia e tira di esterno al volo. Pallone nell’angolino basso e lontano, Musso spiazzato. L’Atalanta viene eliminata in rimonta a casa loro, e il Gasp non ci sta, polemiche per il fallo che fa partire l’ultimo gol ma ormai il danno è fatto. Dopo Atalanta-Fiorentina, i riflettori si sono puntati sull’Allianz Stadium di Torino, dove la Juventus ha ospitato il Sassuolo nell’ultima sfida degli ottavi di finale. La Juve ha colpito per prima con Dybala, che di controbalzo ha battuto Pegolo dopo il tiro sporcato di Mckennie al 3’ minuto. Il Sassuolo risponde con una botta secca di Berardi dopo l’errore difensivo dei bianconeri che si ferma contro i guanti di Perin. Poco dopo Traore completa un uno due con Scamacca al limite, sterza sul destro e calcia sul secondo palo, un po' tiro a giro un po' pallonetto, battendo Perin. Nel secondo tempo si gioca a ritmi incredibili. Con le squadre allungate Vlahovic lancia Dybala, che a sua volta taglia la palla per De Ligt, che sporca il controllo ma si gira e serve Mckennie, che di prima va a colpo sicuro ma stampa la palla sul palo. Mckennie ci prova ancora di testa da calcio piazzato ma tira addosso a Pegolo, il rimpallo è direttamente sui piedi di De Ligt, ma l’olandese sbaglia tutto e colpisce il palo da due passi. Scamacca poi regala un pallone a Vlahovic facendo sponda, il serbo lancia Morata in porta, ma lo scavetto dello spagnolo è parato da Pegolo. 40 anni e non sentirli. Sempre Pegolo para il tiro di testa di Rabiot, levando la palla dai piedi di Bonucci che stava arrivando sul secondo palo. Non basta però la grande prestazione del portiere. Nel finale Vlahovic, lanciato in corsa da Dybala, usa il fisico per smarcarsi e poi tira contro Tressoldi, la deviazione batte Pegolo e regala la semifinale alla Juve, ma soprattutto riporta Dusan Vlahovic a Firenze, dove sfiderà la Fiorentina e tutti i tifosi che ha “tradito”. Italian Cup: Inter, Milan, and Juve get the job done, and the Fiorentina surprise The first game of the quarter finals was played in Milan in the evening of the 8th. Inter took on Roma on their own turf keen to bounce back after the disappointing derby loss. It was Inzaghi’s men who drew first blood early on in the game. After a 1-2 between Perisic and Sanchez left the Croatian open on the left, he was able to calculate his cross and pin the ball on Dzeko’s foot, who just needed to direct it past Rui Patricio. Roma were sleeping in the first ten minutes, and Inter risked doubling their lead twice in the opening minutes, first with Skriniar’s header and then with a rocket shot from Barella, which hit the crossbar. Roma tried to hit back with Abraham nearly forcing an own goal out of D’Ambrosio, and then Zaniolo’s shot that called Handanovic into action. In the second half a shot from Oliviera deflected off Brozovic and nearly caught Handanovic out, but the skipper made a great save and pushed the ball over the bar. Barella tried to pull off another spectacular with a chest control followed by a volley that needed Rui Patricio to steer it wide, then Sanchez decided he might as well show Barella how to score those long range shots and hit a missile from distance that smashed the top left corner. In the final minutes there were two attempts from Lautaro and Perisic, the first high and the second wide. A routine game from Inter, who now get ready to take on Napoli in another scudetto-defining match. The day after Inter and Roma faced off, Milan and Lazio also played each other in another Milano-Rome game. Milan started on the front foot with an early goal from Leao, after Romagnoli slipped him through the defense. Milan’s high press then led to winning many dangerous balls in Lazio’s half, and one of these led to Leao having room to dribble and then square the ball on Giroud’s feet, who just had to push it into the net. To end the half Milan grabbed a third, when Theo Hernandez’s overlapping run put him in position to square the ball to the far post, where Giroud was waiting to tap in again. In the second half Lazio tried to revive the game, but the best they were able to come up with was a weak shot from Pedro and a header from Milinkovic-Savic that was just missed by Patrick to tap in. In the end Milan got the poker. A cross from Maldini fell kindly for Kessie, who volleyed it past Reina. It’ll be Inter-Milan in the semifinals again, so get your popcorn ready. In Bergamo, Atalanta hosted Fiorentina in a match that saw the Bergamaschi as net favorites. Despite this, Fiorentina grabbed the opener after Piatek converted the penalty shot awarded after De Roon stomped on Gonzales’s ankle. Atalanta weren’t gonna go down without a fight. They responded with a lovely curled shot from Zappacosta to grab the equalizer and then went on to take the lead with a solo goal from Boga, reminiscent of Papu Gomez’s dribbling. In the second half Koopmeiners got a clearance all wrong and instead kicked Fiorentina’s Maleh, another penalty. This time Piatek got his shot saved at first, but the rebound was pushed right into his feet by Musso, and all he had to do was tap it in the empty net. Zappacosta nearly bagged a second goal with another curled shot that hit the crossbar, then with 20 minutes still left to play, Martinez Quarta got a second yellow after he took down Muriel from behind. Despite being a man down, Fiorentina gave chase to a winner and with the last kick of the game, Milekovic volleyed a great shot in the far corner, no chance for Musso and Atalanta eliminated. In the post-game conference Gasperini wasn’t happy, as the foul that led to Milenkovic’s goal was doubtful. After Atalanta-Fiorentina, all the eyes shifted to Turin, where Juventus would take on Sassuolo in the last quarter final. Juve got an early lead in the 3’ with their number 10 Paulo Dybala. The Argentine was lucky to have Mckennie’s scuffed shot fall nicely for him, and he was able to steer it around Pegolo acrobatically. Sassuolo responded with a power shot from Berardi after Bonucci’s giveaway, but Perin saved well. Not long after Traore completed a 1-2 with Scamacca at the edge of the box, he then cut back on his right and curled a shot that floated over Perin to equalize the game. In the second half the rhythm of the game was incredibly high. With the teams stretched Vlahovic played Dybala down the flank, who then cut it back for De Ligt, who himself turned and cut it for Mckennie. The American hit the ball well but the post saved Sassouolo. Mckennie got another chance with a wide open header but Pegolo saved and steered the ball wide. Incredibly however, De Ligt was first on the scene and from inside the 6 year box he hit the post when it was basically harder to miss then score. Scamacca gifted a dangerous ball to Vlahovic trying to bounce it back into midfield, and the Serbian sent Morata through, who then tried to chip Pegolo but forced the 40 year old to make another incredible save. Pegolo then saved Rabiot’s deflection off a corner and basically took the ball away from Bonucci, who was waiting for an easy tap-in at the far post. Despite the great performance from the substitute keeper, in the end Vlahovic, played deep by Dybala, used his physicality to get free of his man and then shot the ball against Tressoldi. The deflection carried the ball past Pegolo and won the game for Juve, but it also means Vlahovic will go back to Florence to play Fiorentina, and see all those fans who feel as though their striker betrayed them by joining Juventus.
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AuthorPietro Arrigoni is an 18 year old Italian born student currently attending school at UBC Okanagan. Pietro is studying political science and philosophy. He is passionate about sports, being an athlete himself, as well as journalism, which is the career he wishes to pursue after his studies. Archives
June 2022
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