L’Italia continua a impressionare il mondo dello sport ai Giochi Olimpici invernali di Pechino, alla resa dei conti sono 17 medaglie vinte dagli Azzurri.
Reduce da un incredibile prestazione dai Giochi Olimpici dell’estate scorsa a Tokyo, la squadra Italiana aveva grandi ambizioni. Il bottino di medaglie conta due ori, sette argenti e otto bronzi, che piazzano l’Italia al 13esimo posto nel medagliere. Nella spedizione di Pechino gli Italiani hanno quasi raggiunto il record assoluto di medaglie nei giochi invernali ottenuto a Lillehammer nel 1994, con un totale di 20 medaglie. I primo dei due ori di Pechino è stato vinto da Stefania Costantini e Amos Mosaner nel curling misto al loro debutto olimpico, mentre il secondo è stato vinto da Arianna Fontana nei 500 metri short track. Gli Azzurri hanno fatto bene nello sci femminile con Brignone, Goggia e Delago che hanno portato a casa altre 4 medaglie (Brignone x2). Alla cerimonia di chiusura erano presenti il sindaco di Milano Sala e il sindaco di Cortina Ghedina, ai quali spetta il compito di ospitare i prossimi giochi olimpici a Cortina nel 2026. La cerimonia ideata da Zhang Yimou ha usato ventimila lanterne rosse che hanno illuminato il cielo, mentre Xi Jinping ha osservato felicemente il termine di un’olimpiade che lui aveva promesso sarebbe stata “semplice, sicura e splendida”. Winter Olympics of Beijing 2022: Italy wins 17 medals Italy continued to impress at the Beijing Winter Olympics, winning a total of 17 medals. Off the back of a great performance in the Olympics of Tokyo in the summer of 2021, the Italian team had great ambitions. The final tally is two golds, seven silvers, and eight bronzes, placing Italy 13th in the standings. In this edition the Italians nearly reached their best ever tally of medals, achieved at Lillehammer in 1994, for a total of 20 medals. The two golds were won by the couple of Stefania Costantini and Amos Mosaner in mixed curling, and the second was won by Arianna Fontana in the 500 short track. The Azzurri also did very well in the women’s skiing, with Brignone, Goggia, and Delago bringing in another four medals (Brignone x2). At the closing ceremony, mayors of Milan and Cortina Sala and Ghedina were present to be handed the responsibility of hosting the next games in Cortina 2026. The ceremony, courtesy of Zhang Yimou, saw 20 thousand red lanterns illuminate the sky as a proud Xi Pinjing observed the end of a successful event, which he had promised would be “simple, safe, and splendid”.
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Se qualcuno ti dicesse che le prime sei squadre della classifica di Serie A hanno contemporaneamente perso punti in una sola giornata di campionato rimarresti sicuramente sorpreso. Se poi ti dicesse anche che nessuna delle squadre in questione ha giocato tra di loro, allora saresti veramente scioccato, eppure è esattamente ciò che è successo nella 26esima giornata di Serie A.
L’anticipo di venerdì è stato il Derby della Mole, giocato così presto visti gli impegni infrasettimanali della Juventus di questa settimana in Champions League. Torino e Juventus hanno pareggiato 1-1, con botta e risposta di gol di De Ligt e Belotti. Nella serata di sabato è toccato al Milan, che ospitato dalla Salernitana ultima in classifica non è riuscito ad andare oltre al 2-2, rischiando anche di perdere dopo che il gol di Messias è stato rimontato dalle reti di Bonazzoli e Djuric. Nel finale un tiro di Rebic dalla distanza ha salvato un punto per il Milan, che rimane primo in classifica. Domenica nell’ora di pranzo l’Atalanta ha giocato con la Fiorentina a Firenze. Il gol del pistolero Piatek è bastato per vincere la partita, anche se ci sono state molte polemiche per il gol annullato a Ruslan Malinovski per fuorigioco, anche se durante l’azione l’ucraino era in posizione regolare. Le proteste sono costate un cartellino rosso a Gasperini e tre punti importanti per i bergamaschi. Poche ore dopo, a Milano, Inter e Sassuolo sono scesi in campo, i nerazzurri con l'opportunità di riprendersi il primo posto dopo il pareggio del Milan. L’Inter non è però entrata in partita, e ha faticato molto nella costruzione vista l’assenza di Marcelo Brozovic. I palloni persi sono costati molto alla squadra di Inzaghi, che ha subito due reti nel primo tempo da Raspadori e poi Scamacca di testa. La vittoria del Sassuolo è per la gran parte merito di Consigli, migliore in campo e migliore tra i pali. Il Sassuolo vanta vittorie in casa di Inter, Milan e Juventus in una sola stagione, ciò non succedeva dal 1955, quando la Fiorentina vinse il suo primo campionato. La Lazio ha giocato a Udine contro l’Udinese. Il vantaggio di Deulofeu nei primi cinque minuti è stato annullato dalla rete di Felipe Anderson, salvando un punto per i Laziali e tenendo la zona Champions a 4 punti, anche se dal basso arriva la pressione della Fiorentina, reduce da una grande vittoria con l’Atalanta. Nel posticipo di domenica il Napoli ha avuto l'opportunità di guadagnarsi il primo posto se avessero battuto il Cagliari di Mazzarri. I partenopei non hanno però disputato una buona partita, rischiando di subire più di un gol e passando la maggior parte della partita in svantaggio dopo il gol di Gaston Pereiro su errore di Ospina. Lo stesso Ospina ha poi salvato la partita con una gran parata da due passi, e nel finale il colpo di testa del subentrato Osimhen ha salvato il Napoli da una brutta sconfitta, anche se a somme tirate è il Cagliari che rimane con l’amaro in bocca per non aver preso i tre punti. The top 6 all drop points in a historic and strange matchday of Serie A If someone told you that all of the top six teams in Serie A lost points in a matchday you’d be quite surprised. If they went on to tell you that none of the teams in question played each other you’d be shocked, and that is exactly what happened over the weekend. On Friday night Juventus and Torino faced off in the Derby della Mole. The important match was played early because of Juventus’s upcoming Champions League fixture in the midweek, and the Derby ended in a tie after De Ligt’s opener was matched by Belotti’s strike. Saturday evening saw league leaders Milan travel to Salerno to take on last place Salernitana. In a battle of extremes, there wasn’t much separating the two teams by the end of the game, in fact nothing at all. Messias’s lead was equalized by Bonazzoli, and then Djuric gave Salernitana a lead of their own, before Rebic squared the game up with a long range shot. Sunday at noon Atalanta took on Fiorentina in Florence. A single goal from Piatek was enough to win it for the Viola, although there was much controversy surrounding Atalanta’s equalizer, scored by Ruslan Malinoski, which was ruled offside despite the Ukrainian not being in an irregular position. The protests cost Gasperini a red card and three valuable points for La Dea. A few hours later in Milan, Inter took on Sassuolo knowing a win would put them back on top of the league. Inter however did not get into the game well, struggling to build from the back in the absence of Marcelo Brozovic. Inter lost possession a lot and Sassuolo punished, first with Raspadori and then Scamacca. Much of the credit for the win was due to Consigli, who had an incredible game and was the best player on the field. Sassuolo have a win at Inter, Milan, and Juventus in the same season for the first time since 1955, when Fiorentina did it and won the Scudetto. Lazio played in Udine against Udinese. Delofeu’s advantage in the opening five minutes was equalized by Felipe Anderson, who salvaged a point for the Celesti and kept them within four points of the Champions League zone. However, pressure from below is mounting as Fiorentina close to one point off the back of a good win against Atalanta. The last game on Sunday evening saw Napoli with the chance to jump both Inter and Milan to go top of the table, but the Partenopei didn’t deliver away at Cagliari. They spent much of the game down a goal after Gaston Pereiro scored the opener, and needed some super saves from Ospina to keep them in the game and a late, late equalizing goal from Osimhen to avoid a bad loss. In the end, it’s Cagliari who will feel bitter that they didn’t walk away with three points. La guerra in Ucraina iniziata dalla Russia è un fallimento. È un fallimento per le persone ucraine, che da un giorno all’altro si sono trovate sotto attacco, senza un vero perché o colpa, subendo morte e distruzione nel proprio paese. È un fallimento per i giovani, che neanche hanno avuto il tempo di leccarsi le ferite inflitte dagli anni persi in pandemia prima di vedere cominciare una guerra. È un fallimento per il mondo intero, perché la guerra non è mica l’ultima invenzione, anzi, la conosciamo fin troppo bene. La guerra non è come lo sport, perché alla fine non c'è vincitore.
Ma lo sport non ha aspettato a farsi sentire per boicottare. Dal mondo del calcio sono diversi i messaggi, ma tutti hanno lo stesso scopo: fermare la guerra. La UEFA ha ufficialmente dichiarato che la finale di Champions League non si giocherà a San Pietroburgo come era previsto, ma che si giocherà invece a Parigi. Inoltre, tutte le partite di squadre di calcio russe o ucraine saranno giocate in campo neutro. La Formula 1 non si è fatta aspettare. Il gran premio di Sochi di settembre è stato prontamente tolto dal calendario con un post ufficiale sui social dell’associazione. I piloti e le squadre hanno preso la decisione insieme alla FIA. La Serie A ha deciso di cominciare le partite di questo weekend con 5 minuti di ritardo in forma di protesta. Lo Slavia Praga è uscito dal tunnel per la loro partita contro il Fenerbahce vestendo la maglia della nazionale ucraina in forma di solidarietà. Il bomber ucraino dell’Atalanta Ruslan Malinovsky ha segnato una doppietta in Europa League e ha mostrato alle telecamere una maglia da sotto con un messaggio chiaro: No alla guerra in Ucraina. I post di solidarietà per le persone ucraine sono migliaia se non milioni. Il mondo dello sport e il mondo al di fuori dello sport sono uniti in protesta per fermare l’aggressione russa, e ora si aspetta, sapendo però che l’unione fa la forza. War and Sports The war in Ukraine started by Russia is a failure. It’s a failure for the people of Ukraine, who found themselves under attack for no fault of their own, witnessing death and destruction in their country. It’s a failure to the youth, who have barely had the time to recover from the years lost in the pandemic before witnessing the start of a war. It’s a failure to the world, because wars aren’t the latest inventions, we know them far too well. War isn’t like sports because in the end there is no winner. But the world of sports didn’t wait to make a statement. Many were the messages from the world of football, but they all had the same intent: Stop the war. UEFA officially declared that the Champions League final has been switched from Saint Petersburg to Paris. Also, all home games of teams from Ukraine or Russia will be played on a neutral field. Formula 1 didn’t wait either. They released an official statement on social media announcing that the Sochi Grand Prix, scheduled for September, has been taken off the calendar, after the teams, drivers, and FIA had a meeting. Seria A decided to start their games 5 minutes late this weekend to protest. Slavia Praga walked out of the tunnel wearing Ukraine’s national team’s kit on top of them ahead of their game against Fenerbahce. Atalanta’s Ruslan Malinovsky showed the cameras an undershirt with a clear message after his brace in the Europa League: No war in Ukraine. The solidarity posts on social media are thousands if not millions by now. The world of sports and the rest of the world are united to stand against the war, knowing that strength lies in unity. hFormula 1: Ecco la nuova Ferrari
A Fiorano si apre il sipario, ecco la nuova monoposto “F1-75” con la quale Leclerc e Sainz correranno nel 2022. Rivelata al pubblico il 17, la F1-75 è la settima macchina a essere presentata, e il nome è per rendere omaggio ai 75 anni di Ferrari in Formula 1. La macchina è assai diversa dalla sua predecessora, la SF21. Il telaio è notevolmente cambiato, date le nuove regolazioni per la nuova stagione. Le “curve” della macchina sono più dolci, rendendo la vettura un vero e proprio spettacolo. La livrea è (ovviamente) rossa, con del nero sull’ala anteriore e posteriore, come c’è n’è sulle nuove tute dei piloti. Entrambi Sainz e Leclerc hanno spiegato sui social di quanto la vettura sia impressionante, e entrambi promettono una buona stagione per la squadra del cavallino rampante. Leclerc è rimasto particolarmente sorpreso dalle altre vetture già rivelate, e ha raccontato di come ognuno ha interpretato le nuove regolazioni a modo suo, rendendo la varietà della competizione impossibile da giudicare per ora. Il pilota monegasco è carico:” Le aspettative sono alte perché siamo la Ferrari.” Sainz ha definito la macchina futuristica e aggressiva, facendo sapere ai tifosi che non vede l’ora di guidarla e scoprire il limite, poi anche lui lancia il grido di battaglia:" Non sono preoccupato, nessuna pressione.” Qualche parola anche dal team principal Mattia Binotto alla presentazione. La macchina è stata ideata per massimizzare l'aerodinamica, mentre la power unit Ferrari è stata migliorata in combustione per offrire una macchina competitiva e riportare la Scuderia tra i pezzi grossi a combattere per il titolo. Formula 1: Here’s the new Ferrari In Fiorano the curtains open and reveal the new “F1-75” built by Ferrari for Leclerc and Sainz to race in 2022. Revealed to the public on the 17th, the F1-75 is the seventh car presented, and the name is homage to Ferrari’s 75 years in F1. The car is much different from its predecessor, the SF21, as the body is less boxy and the curves of the car have been carved smoothly, rendering the one-seater a sight for sore eyes. The livery is (obviously) red, with black on the front and rear wing, like there is on the driver’s bodysuits. Both Sainz and Leclerc explained on social media just how impressive the car looks, and they promised good things ahead from the Scuderia. Leclerc was particularly impressed by the variety in the car designs, explaining how he saw different interpretations of the rules reflected in all the cars, and how it is hard to tell who will be fast right now. The Monegasque is electric, “Expectations are high because we are Ferrari.” Sainz labeled the car as aggressive and futuristic, and he let the fans know just how excited he is to drive the car and find the limits on track. Then he launched his own battlecry, “I’m not worried, no pressure.” Team principal Mattia Binotto also spoke at the presentation, explaining how the car was built with a focus on aerodynamics, while improvements on the power unit were also made in the form of combustion efficiency. The hope is to have a competitive car to bring the Scuderia back to the top spots. La prima sfida degli ottavi di finale di Coppa Italia si è giocata a Milano tra Inter e Roma nella serata di Martedi. La squadra di Inzaghi ha trovato il vantaggio con il gol dell’ex Dzeko dopo una bella combinazione tra Sanchez e Perisic che ha liberato il croato sulla sinistra per mettere un cross in mezzo, Dzeko ha colpito di piatto e insaccato al 3’ minuto.
Nei primi dieci la Roma si è addormentata, e sul colpo di testa ravvicinato di Skriniar l’Inter rischia il raddoppio. Poco dopo il “gioiello” Barella lancia un missile che fa tremare la traversa dal limite dell’area. La Roma ci prova prima con Abraham che rischia di forzare l’autorete di D’Ambrosio e poi con Zaniolo, che a tu per tu impatta sulle gambe di Handanovic. Nel secondo tempo un tiro di Oliviera rimpalla contro Brozovic e forza Handanovic a fare un tuffo spettacolare, vuole farsi perdonare per il derby. Barella risponde con stop di petto e tiro al volo da fuori area che chiama in azione Rui Patricio per salvare la partita, poi Sanchez decide di insegnare al centrocampista come fare i gol dalla distanza e insacca un tiro di potenza sotto l’incrocio dei pali per mandare l’Inter in semifinale. Nel finale un tiro alto di Lautaro subentrato e un colpo di testa di Perisic largo di poco. Partita di routine per l’Inter che ora pensa alla sfida col Napoli questo weekend. Sempre a Milano il giorno dopo si è giocata un'altra partita tra una milanese e una romana, questa volta però tra Milan e Lazio. La partita l’ha aperta Leao, che su assist in profondità di Romagnoli dimostra sangue freddo e spiazza Reina. Il Milan pressa alto e vince una palla pericolosa nella centrocampo della Lazio. Poi Brahim serve Leao che si beve la difesa e la tocca per Giroud, che deve solo appoggiarla in porta per il 2-0. Per chiudere il primo tempo arriva anche il 3-0. Brahim aspetta Theo in sovrapposizione, che a sua volta aspetta Giroud sul secondo palo. La difesa celeste si addormenta e il francese si regala un altro tap-in e doppietta personale. La Lazio prova a rispondere, ma il meglio che riesce a creare sono un tiro molle di Pedro e un liscio di Patrick sul colpo di testa di Milinkovic-Savic. Partita a senso unico. Nel finale il Milan cala il poker. Maldini crossa e dalla mischia la palla cade nei piedi di Kessie che tira di prima e segna. In semifinale sarà ancora una volta derby della Madonnina, preparate i popcorn. A Bergamo si è giocata Atalanta-Fiorentina, sfida che sulla carte vede i bergamaschi favoriti. Inizia meglio la Fiore che si guadagna un rigore con Gonzales dopo il pestone di De Roon sulla riga. Piatek trasforma dal dischetto. L’Atalanta non ci sta e risponde alla grande. Prima la grande conclusione di Zappacosta a giro regala il pareggio ai padroni di casa, poi l’azione personale del nuovo acquisto Boga porta anche al vantaggio. Lo slalom dell’attaccante ha sicuramente portato flashback dei numeri del Papu Gomez, nei tempi in cui vestiva la maglia nerazzurra. Nel secondo tempo però Koopmeiners sbaglia il tempo e da un calcione a Maleh, l’arbitro non ha dubbi, è rigore. Si presenta ancora una volta Piatek dal dischetto, che prima viene parato da Musso, che però respinge sui piedi del Pistolero polacco, che non ci pensa due volte e segna il pareggio. Zappacosta prova ancora il tiro a giro ma colpisce la traversa nel finale. Poi a 20’ dalla fine Martinez Quarta si guadagna un cartellino rosso per un fallo su Muriel scappato in velocità. Al 93’ con l’ultimo tocco della partita Milenkovic stoppa un rimpallo di coscia e tira di esterno al volo. Pallone nell’angolino basso e lontano, Musso spiazzato. L’Atalanta viene eliminata in rimonta a casa loro, e il Gasp non ci sta, polemiche per il fallo che fa partire l’ultimo gol ma ormai il danno è fatto. Dopo Atalanta-Fiorentina, i riflettori si sono puntati sull’Allianz Stadium di Torino, dove la Juventus ha ospitato il Sassuolo nell’ultima sfida degli ottavi di finale. La Juve ha colpito per prima con Dybala, che di controbalzo ha battuto Pegolo dopo il tiro sporcato di Mckennie al 3’ minuto. Il Sassuolo risponde con una botta secca di Berardi dopo l’errore difensivo dei bianconeri che si ferma contro i guanti di Perin. Poco dopo Traore completa un uno due con Scamacca al limite, sterza sul destro e calcia sul secondo palo, un po' tiro a giro un po' pallonetto, battendo Perin. Nel secondo tempo si gioca a ritmi incredibili. Con le squadre allungate Vlahovic lancia Dybala, che a sua volta taglia la palla per De Ligt, che sporca il controllo ma si gira e serve Mckennie, che di prima va a colpo sicuro ma stampa la palla sul palo. Mckennie ci prova ancora di testa da calcio piazzato ma tira addosso a Pegolo, il rimpallo è direttamente sui piedi di De Ligt, ma l’olandese sbaglia tutto e colpisce il palo da due passi. Scamacca poi regala un pallone a Vlahovic facendo sponda, il serbo lancia Morata in porta, ma lo scavetto dello spagnolo è parato da Pegolo. 40 anni e non sentirli. Sempre Pegolo para il tiro di testa di Rabiot, levando la palla dai piedi di Bonucci che stava arrivando sul secondo palo. Non basta però la grande prestazione del portiere. Nel finale Vlahovic, lanciato in corsa da Dybala, usa il fisico per smarcarsi e poi tira contro Tressoldi, la deviazione batte Pegolo e regala la semifinale alla Juve, ma soprattutto riporta Dusan Vlahovic a Firenze, dove sfiderà la Fiorentina e tutti i tifosi che ha “tradito”. Italian Cup: Inter, Milan, and Juve get the job done, and the Fiorentina surprise The first game of the quarter finals was played in Milan in the evening of the 8th. Inter took on Roma on their own turf keen to bounce back after the disappointing derby loss. It was Inzaghi’s men who drew first blood early on in the game. After a 1-2 between Perisic and Sanchez left the Croatian open on the left, he was able to calculate his cross and pin the ball on Dzeko’s foot, who just needed to direct it past Rui Patricio. Roma were sleeping in the first ten minutes, and Inter risked doubling their lead twice in the opening minutes, first with Skriniar’s header and then with a rocket shot from Barella, which hit the crossbar. Roma tried to hit back with Abraham nearly forcing an own goal out of D’Ambrosio, and then Zaniolo’s shot that called Handanovic into action. In the second half a shot from Oliviera deflected off Brozovic and nearly caught Handanovic out, but the skipper made a great save and pushed the ball over the bar. Barella tried to pull off another spectacular with a chest control followed by a volley that needed Rui Patricio to steer it wide, then Sanchez decided he might as well show Barella how to score those long range shots and hit a missile from distance that smashed the top left corner. In the final minutes there were two attempts from Lautaro and Perisic, the first high and the second wide. A routine game from Inter, who now get ready to take on Napoli in another scudetto-defining match. The day after Inter and Roma faced off, Milan and Lazio also played each other in another Milano-Rome game. Milan started on the front foot with an early goal from Leao, after Romagnoli slipped him through the defense. Milan’s high press then led to winning many dangerous balls in Lazio’s half, and one of these led to Leao having room to dribble and then square the ball on Giroud’s feet, who just had to push it into the net. To end the half Milan grabbed a third, when Theo Hernandez’s overlapping run put him in position to square the ball to the far post, where Giroud was waiting to tap in again. In the second half Lazio tried to revive the game, but the best they were able to come up with was a weak shot from Pedro and a header from Milinkovic-Savic that was just missed by Patrick to tap in. In the end Milan got the poker. A cross from Maldini fell kindly for Kessie, who volleyed it past Reina. It’ll be Inter-Milan in the semifinals again, so get your popcorn ready. In Bergamo, Atalanta hosted Fiorentina in a match that saw the Bergamaschi as net favorites. Despite this, Fiorentina grabbed the opener after Piatek converted the penalty shot awarded after De Roon stomped on Gonzales’s ankle. Atalanta weren’t gonna go down without a fight. They responded with a lovely curled shot from Zappacosta to grab the equalizer and then went on to take the lead with a solo goal from Boga, reminiscent of Papu Gomez’s dribbling. In the second half Koopmeiners got a clearance all wrong and instead kicked Fiorentina’s Maleh, another penalty. This time Piatek got his shot saved at first, but the rebound was pushed right into his feet by Musso, and all he had to do was tap it in the empty net. Zappacosta nearly bagged a second goal with another curled shot that hit the crossbar, then with 20 minutes still left to play, Martinez Quarta got a second yellow after he took down Muriel from behind. Despite being a man down, Fiorentina gave chase to a winner and with the last kick of the game, Milekovic volleyed a great shot in the far corner, no chance for Musso and Atalanta eliminated. In the post-game conference Gasperini wasn’t happy, as the foul that led to Milenkovic’s goal was doubtful. After Atalanta-Fiorentina, all the eyes shifted to Turin, where Juventus would take on Sassuolo in the last quarter final. Juve got an early lead in the 3’ with their number 10 Paulo Dybala. The Argentine was lucky to have Mckennie’s scuffed shot fall nicely for him, and he was able to steer it around Pegolo acrobatically. Sassuolo responded with a power shot from Berardi after Bonucci’s giveaway, but Perin saved well. Not long after Traore completed a 1-2 with Scamacca at the edge of the box, he then cut back on his right and curled a shot that floated over Perin to equalize the game. In the second half the rhythm of the game was incredibly high. With the teams stretched Vlahovic played Dybala down the flank, who then cut it back for De Ligt, who himself turned and cut it for Mckennie. The American hit the ball well but the post saved Sassouolo. Mckennie got another chance with a wide open header but Pegolo saved and steered the ball wide. Incredibly however, De Ligt was first on the scene and from inside the 6 year box he hit the post when it was basically harder to miss then score. Scamacca gifted a dangerous ball to Vlahovic trying to bounce it back into midfield, and the Serbian sent Morata through, who then tried to chip Pegolo but forced the 40 year old to make another incredible save. Pegolo then saved Rabiot’s deflection off a corner and basically took the ball away from Bonucci, who was waiting for an easy tap-in at the far post. Despite the great performance from the substitute keeper, in the end Vlahovic, played deep by Dybala, used his physicality to get free of his man and then shot the ball against Tressoldi. The deflection carried the ball past Pegolo and won the game for Juve, but it also means Vlahovic will go back to Florence to play Fiorentina, and see all those fans who feel as though their striker betrayed them by joining Juventus. Il derby di Milano non è mai una partita banale. Per un giorno la città si divide, due squadre e due colori, uniti dalla passione, storia e la città che rappresentano. Inter-Milan è più di una partita. Chi vince “colora” Milano di nerazzurro o rossonero finché il prossimo derby arriverà.
Il secondo derby di questa stagione 2021-22 è stato vinto dal Milan, che ispirato da Giroud è riuscito a ribaltare la partita nel giro di pochi minuti con una doppietta personale del francese a un quarto d’ora dalla fine. L’Inter è andata in vantaggio con un gol di Perisic da calcio d’angolo dopo che Salamakers se l'è perso in marcatura. Il croato tutto solo ha colpito di piatto ed ha portato in vantaggio l’Inter, il tutto a pochi minuti dalla fine del primo tempo. L’Inter ha avuto diverse occasioni per chiudere la partita. Prima il tiro di Brozovic deviato che per poco non ha sorpreso Maignan, poi l’incredibile parata del francese sul tiro di Dumfries liberissimo a tu per tu con l’estremo difensore rossonero. Anche Barella è andato vicinissimo al gol con un tiro secco al volo sull’ottima sponda di Lautaro Martinez, che ha sfiorato il secondo palo. Nel primo tempo l’Inter ha dominato, a parte un bel tiro di Tonali dalla distanza che ha chiamato in azione Handanovic. Con il risultato favorevole ai nerazzurri all’intervallo sembrava che la partita potesse finire in un solo modo. Dopo l’introduzione di Brahim Diaz per Kessie nel secondo tempo il Milan ha cambiato faccia, e dopo aver recuperato un pallone a centrocampo con l’Inter sbilanciata in attacco, Giroud ha siglato il pareggio su un tiro sporcato di Diaz. Le proteste dei nerazzurri però non si sono fatte attendere, dato che il contrasto tra Giroud e Sanchez che ha iniziato l’azione milanista era dubbioso. Neanche tre minuti dopo il gol del pareggio, Giroud si è smarcato bene nel cuore dell’area e ha ricevuto un pallone da Calabria con De Vrij alle spalle. Il colpo di tacco del francese ha portato la palla lontano dalla marcatura, e con un tiro piazzato rasoterra ha chiuso la partita, anche se Handanovic avrebbe dovuto e potuto fare meglio. Negli ultimi dieci minuti l’Inter si è lanciata in attacco ma non è riuscita a trovare il gol. All’ultimo anche cartellino rosso per Theo Hernandez che ha falciato da dietro Dumfries per fermare una ripartenza nerazzurra. Il Milan quindi si guadagna il derby della Madonnina e accorcia le distanze dall’Inter a un punto, tenendo viva la lotta scudetto. Nel post-partita Inzaghi ha parole amare, derby dominato per settanta minuti e poi il crollo. Pioli invece incita i suoi, il sogno scudetto è ancora vivo. Milan Derby: a Giroud inspired comeback brings Milan back in the title race The Milan Derby is never a dull game. For one day the city is divided, two colors, two teams, one winner, one loser, united by passion, history, and the city they represent. Inter-Milan is more than a game. The winner gets to “paint” the city in their colors until the next derby. The second derby of this 2021-22 season was won by AC Milan, who, inspired by Giroud, was able to comeback from 1-0 late in the game, thanks to a brace from the Frenchman. Inter went ahead with a goal from Perisic, left unmarked in the box on an Inter corner. The Croatian slotted it home with the inside of his foot after Salamaekers lost him in marking. Inter dominated the first half, besides a long range power-shot from Tonali that called Handanovic into action. Early on there was a chance for Brozovic when his strike was deflected and nearly caught Maignan off guard, then Barella’s volley off Lautaro Martinez’s set flew just wide of the far post. After the goal, a Dumfries one on one situation was handled incredibly well by Maignan once again, denying the wing-back an almost certain goal with a close range save. After the introduction of Brahim Diaz for Kessie in the second half Milan changed pace. In the 75th minute Giroud was able to win a ball off Sanchez in the midfield and quickly counter Inter who had committed numbers forward. The eventual shot from Diaz deflected and fell nicely for Giroud, who having followed up well was able to slot it home. Inter players erupted in protest as they deemed the tackle on Sanchez to have been a foul, but referee Guida was unmoved, having arbitrated the game well up until that point. Not even three minutes later and Giroud was once again the man of the moment, as he received a ball from Calabria with De Vrij on his back but was able to turn free of him and get a shot off to beat Handanovic, who could and should have done better to keep it out. In the last ten Inter pushed forward for an equalizer but it just didn’t happen for them. Theo Hernandez got a red card for a nasty tackle on Dumfries to stop a nerazzurri counter, he’ll miss the next game. Milan then gets a crucial three points that put them right back in contention for the Scudetto. In the post game press conference Inzaghi had remorseful words, a derby he felt was dominated by Inter for 70 minutes was lost undeservingly. Pioli on the other hand riled his troops, the Scudetto dream is still alive. Stage Azzurro: il ritorno di Balotelli, ma occhio anche a Luis Felipe, Joao Pedro, e ai giovani.2/1/2022 In vista delle ultra-importanti sfide contro la Macedonia del Nord, e in caso di vittoria, una tra Portogallo e Turchia per qualificarsi al mondiale, il c.t. Mancini ha deciso di dare spazio a delle facce nuove durante questo “stage”.
Il nome sulla bocca di tutti è quello di Mario Balotelli. Eroe del mancato Europeo del 2012, quando l’Italia perse in finale contro una Spagna ingiocabile, Balotelli torna in azzurro dopo più di 3 anni. Il talento italiano è sempre stato noto per le sua grandi abilità calcistiche, ma quello che ha fatto parlare di lui è sempre stato il suo comportamento al di fuori del rettangolo di gioco. Mancini, che conosce Balotelli forse meglio di chiunque altro dai tempi del City, ha detto in conferenza stampa che “vederlo dal vivo può essere utile”. Utile anche potrebbe essere Mario, che in una partita da dentro o fuori potrebbe fare la differenza che è mancata a Belfast e a Roma, contro la Svizzera. Tutto però dipende da cosa deciderà il Mancio dopo questo stage. Tra gli altri convocati sono in risalto i nomi di Luis Felipe e Joao Pedro. I neo-italiani sono stati infatti convocati da Mancini per la prima volta dopo delle buone prestazioni con le rispettive squadre Lazio e Cagliari. Il c.t. ha riservato parole dolci per entrambi i nuovi arrivati. “È tecnicamente bravo e in questo gruppo ci può stare”, ha detto di Joao Pedro, mentre l’elogio per Luis Felipe è stato che "può avere un grande futuro nella nazionale italiana.” Un buon inizio. Oltre ai soliti “capitani”, Mancini ha deciso di dare tanto spazio ai giovani. Partendo dai portieri, il c.t. ha deciso di convocare Marco Carnesecchi della Cremonese e Alessio Cragno del Cagliari. Non convocato invece Donnarumma, vincitore del miglior portiere dell’anno per il 2021, che rimane titolarissimo e dunque non necessita uno stage. Tra i difensori cambia poco rispetto ai vincitori di Euro 2020. Bastoni è stato prima convocato e poi lasciato andare a casa visto la nascita della figlia. Tra i grandi spunta il nome di Scalvini, difensore promettente dell’Atalanta in nazionale per la prima volta. Per quanto riguarda i centrocampisti, Fagioli, Frattesi e Ricci sono i giovani su cui ha puntato Mancini. Mancano tra i nomi Verratti e Jorginho, entrambi impegnati in Ligue 1 e in Premier con PSG e Chelsea, ma lo stesso titolari. Oltre alla sorpresa Balotelli, il Mancio ha puntato sulla coppia del Sassuolo Raspadori-Scamacca per valutare la loro crescita in questi mesi. Presenti anche Immobile, Insigne e Berardi, tridente d’attacco titolare a Euro 2020. Anche Zaccagni e Zaniolo tra i convocati. International Break: Balotelli back in, new call-ups, and youngsters for Mancini’s Azzurri With the playoffs for qualification to the World Cup getting ever closer, Italy’s head coach Mancini has decided to mix up the group from Euro 2020 in order to get a good look at all of his options before making his final decisions. The name on everyone’s mouth is that of Mario Balotelli, returning to the international stage for the first time since 2018. Balotelli, hero of the 2012 Euros that Italy lost in the final against a legendary Spanish team, has always been better known for his off-pitch antics rather than his talent, which he has plenty of. Mancini, who knows Mario the best from their time together at Manchester City, said that “seeing him live can be helpful”. It could also be helpful if Balotelli was able to produce that creativity and quality that Italy lacked in Belfast and in Rome against Switzerland, which cost them a direct ticket to Qatar 2022. Out of the list decided by Mancini, the names of Joao Pedro and Luis Felipe stand out. The players, who have been made available to Mancini by the FIGC thanks to their double passports, have been called up after some good performances with Cagliari and Lazio respectively. Mancini had sweet words for both of the newcomers, saying that Joao Pedro is “technically good, and [he] can fit in this group”. Luis Felipe also received praise from the head coach, who said that he “can have a great future in the Italian national team”. Other than the usual “captains” and heroes of Euro 2020, Mancini decided to throw a bunch of young stars in the mix. Starting from the goalkeepers, Marco Carnesecchi and Alessio Cragno have been called up at the expense of Gigio Donnarumma, who, being the best goalie in the world as of last year, does not need a stage to prove why he should be in the starting line-up. Not much has changed in the defenders who were at Euro 2020, besides Atalanta youngster Scalvini getting a call up for the first time. Bastoni, who was originally called up, was later sent home to spend time with his newborn baby girl. As far as midfielders go, Fagioli, Frattesi, and Ricci are the promising stars that Mancini has opted for. In the list it’s evident that a few names are missing, especially those of Jorginho and Verratti, who are in the same boat as Donnarumma. Besides Balotelli and Joao Pedro, Mancini has gone with the Sassouolo striking partnership of Raspadori and Scamacca. The youngsters are keen on making an impact and get a call up when the time comes for playoffs. Insigne, Immobile, and Berardi were also present; they were starters at Euro 2020. Zaccagni and Zaniolo also got the call this time. La cifra finale pagata dalla Juventus per il talento della Fiorentina Dusan Vlahovic è di 75 milioni più i bonus. Il 22enne è uno dei nomi più caldi del mercato, essendo battezzato da molti come uno degli attaccanti più forti della sua generazione.
Il cartellino del pupillo serbo non sarebbe costato meno di 70 milioni, proprio come era stato stabilito dal presidente della Viola Comisso. La Juve, che in questa prima fase di stagione ha avuto problemi a trovare il gol, spera che il talento di Vlahovic possa facilitare la loro lotta per il quarto posto a suon di gol nel 2022. Con Chiesa fuori per infortunio, Dybala in scadenza, e Morata ad un passo dal Barcellona, pare che la Juve abbia seriamente puntato tutto su Dusan. In partenza sarebbero anche Kulusevsky e Bentancur, corteggiati dal Tottenham di Conte, che non hanno trovato continuità in casa Bianconera. L’annuncio ufficiale da parte della società Juventina è arrivato il 28 mattina, con una foto che inquadra l’AD Juventino Maurizio Arrivabene e Vlahovic, sorridente, con in mano la sua nuova maglia. Il numero scelto dalla punta è il 7, lasciato libero da Cristiano Ronaldo a inizio stagione. Ad Appiano Gentile invece è arrivato Robin Gosens, ex-terzino dell’Atalanta, e ora pronto a cavalcare la fascia sinistra di San Siro. L’Inter ha annunciato l'acquisto ufficiale di Gosens il 27. Il contratto del tedesco prevede 2,5 milioni annui e una somma di 22 milioni più bonus che entreranno nelle tasche dell’Atalanta nel 2023. Gosens è infortunato da Settembre, ma dopo le visite mediche fatte al Coni di Milano, l’Inter si aspetta di poter renderlo disponibile per Inzaghi a fine Febbraio. Con questo acquisto l’Inter pensa al futuro, dato che il rinnovo di Brozovic, (6 milioni + bonus), è costato la rottura con Ivan Perisic, che chiedeva 6 milioni anche per sé. L’Inter quindi si assicura una fascia sinistra di qualità con Perisic, che in questa stagione è stato impeccabile e ha dimostrato atletismo quasi alieno con le sue infinite cose, e un’altra per il futuro. Gosens e Perisic sono giocatori simili, e sposando il fiuto del gol del tedesco con lo stile di gioco dell’Inter si può aspettare tanto spettacolo. Oltre a Gosens, l’Inter si aspetta di trovare un accordo con il Genoa per il prestito di Felipe Caicedo per il resto della stagione. Visto l’infortunio del Tucu Correa in Coppa Italia, Inzaghi ha disperatamente bisogno di un altro attaccante che possa far ruotare insieme a Dzeko, Lautaro e Sanchez nel mese di febbraio, che sarà particolarmente impegnativo per i Nerazzurri. Oltre a Inter e Juve, anche Milan e Roma si sono mosse sul mercato di gennaio. Il Milan ha acquistato il giovane attaccante Lazovic dalla Stella Rossa, pensando all’era post-Ibra e Giroud. A Roma invece Mourinho ha portato un suo connazionale in maglia Giallorossa. Il centrocampista del Porto Sergio Oliveira è arrivato in cambio di 13 milioni, ed è già andato a segno in due partite consecutive. Oltre a Oliveira, anche Maitland-Niles dell’Arsenal è stato aggiunto alla rosa per andare alla caccia del quarto posto. Le ultime notizie invece parlano di una possibile sfida tra Inter e Juventus per il centrocampista del Milan Kessie. L’ivoriano è in scadenza di contratto e la società non sembra pronta a soddisfare le richieste del giocatore, che chiede almeno 6 milioni all’anno. Anche il Barcellona è sulla pista di Kessie, ma fino ad oggi non c'è nessuna offerta concreta. Transfer market: Inter and Juventus commit to big signings, and now they race for Milan’s Kessie. The total sum that Juventus paid to have Fiorentina’s striker Dusan Vlahovic join them is 75 million euros plus bonuses. The 22 year old prodigy is one of the hottest names in the market, having been deemed as one of the most promising young strikers in Europe. Signing the Serbian was never going to be a cheap operation, given that Fiorentina’s president Comisso had told the club to accept no offers below 70 millions. Juve, who have struggled in the attacking department earlier this season, are hoping that Vlahovic can help their fight for a Champions League spot by being prolific. With Chiesa injured, Dybala almost out of contract, and Morata close to joining Barcelona, it seems as though Juventus have invested a lot in signing Vlahovic. Involved in the market are also Julusevski and Bentancur, who look as though they are set to join Tottenham on loan with an obligation to buy. The official announcement by the Bianconeri was released on the morning of the 28th with a picture of Vlahovic alongside the AD Maurizio Arrivabene. The pair were holding Vlahovic’s new jersey, with the number 7, previously owned by none other than Cristiano Ronaldo. Robin Gosens arrived in Appiano Gentile and an announcement was released by Inter on the 27th, with the German being interviewed and sounding very excited to be at his new club. His contract is worth 2.5 millions a year plus bonuses, and Atalanta will get 22 millions from Inter in 2023. Gosens has been injured since September, but after his medicals Inter hope to render him available for Inzaghi as early as March. Inter are thinking of the future, as Brozovic’s renewal of his contract, (6 millions + bonuses), has made it impossible for Ivan Perisic to renew his contract, given that Inter can’t satisfy his ask for 6 millions. Inter have then ensured they have found a left wing with as much athleticism and quality as Perisic for when his contract runs out. The two players are similar in playing style, but pairing Gosens natural sense for scoring goals and Inter’s style of play promises good things for both the club and the player. Other than Gosens, Inter are close to signing Genoa’s striker Felipe Caicedo, who will provide Inzaghi with a further striker to rotate during their busy round of fixtures coming up in February, as Tucu Correa has been out injured. Inter and Juve have been the talk of the town after their big moves in the market, but Roma and Milan have also taken steps in improving their squad. Roma have brought in two key players for their fight for fourth spot: Sergio Oliveira and Maitland-Niles from Porto and Arsenal respectively. Milan have signed Lazovic from Red Star. The 18 year old is set to be the heir to Ibrahimovic and Giroud. The latest news finds Inter and Juve go head to head again, this time in an effort to sign Milan’s midfielder Kessie, whose contract is set to expire at the end of the season. The Ivorian has also been linked with Barcelona, although no real offer has been made by either of the teams. |
AuthorPietro Arrigoni is an 18 year old Italian born student currently attending school at UBC Okanagan. Pietro is studying political science and philosophy. He is passionate about sports, being an athlete himself, as well as journalism, which is the career he wishes to pursue after his studies. Archives
June 2022
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