What is perhaps the most beautiful trophy in any sport - the Infinite Trophy of the Giro d'Italia - is headed down under to Perth, Australia.
After 21 grueling stages, Bora-Hansgrohe's Jai Hindley wrested the Maglia Rosa from the back of pre-race favourite Richard Carapaz. Hindley becomes the first Australian to win the Giro. The route of this year's Giro was one of the most grueling in recent memory. The race started with three stages in Hungary, including a time trial in Budapest that was won by another pre-race favourite, Simon Yates. The early owner of the pink jersey was Mathieu van der Poel, who came second to Yates in the time trial. Then it was off to Italian home soil in Sicily for the first of many climbing stages, an ascent up Mount Etna, won by Hindley's Bora team mate, Lennard Kamna. Second place finisher Juan Pedro Lopez (Trek Segafredo) was seconds behind Kamna. He didn't win the day but he did take the Maglia Rosa from van der Poel. The next two stages were ones for the sprinters and Groupama FDJ's rocket Arnaud Demare took back-to-back wins. There were no shake ups in the GC contenders, with Lopez staying in pink. It was on Stage 9, highlighted by a massive climb up Blockhaus in Abruzzo, where things started getting interesting for the General Classification contenders. Simon Yates cracked and lost 11 minutes, pushing him well down in the standings. Hindley triumphed for the stage win, edging out attacks from Romain Bardet and Richard Carapaz. Hindley's win would prove prophetic, placing him as a real contender for the GC crown. Lopez rallied and managed to hang on to the pink jersey, but could feel it starting to slip from his shoulders. Stage 10 was both historic and weirdly tragic, as Biniam Girmay from Eritrea became the first black African winner of a stage in any Grand Tour. He emerged from the pack in the final sprint to edge out van der Poel at the wire. Then, during the traditional shaking of the prosecco bottle at the winner's podium, the errant cork hit Girmay in the eye, forcing him to withdraw from the Giro the next day. On Stage 14, featuring a hilly circuit in Turin, Simon Yates rose from the ashes of Stage 9 to claim the stage win and Richard Carapaz from Ineos-Grenadiers finally managed to steal the pink jersey from Juan Pedro Lopez. There it would stay until the penultimate day of the Giro, Stage 20. The last road stage was the final chance for GC contenders to shake things up. The majority of the day was rather non eventful, then everything blew up in the last 4 kilometers. The top three GC contenders, Carapaz, Hindley and Mikkel Landa from Bahrain Victorious all attacked on the final ascent to Passo Fedaia. At first, they were able to hold each other's wheel, but Hindley's final attack found no answer from Carapaz or Landa. He rode away and into the pink jersey with a margin of a minute and a half. The only thing left was to hold on to that advantage in the final time trail in Verona. The short time trail did produce a symbolic win for Italy, as Italian time trial champion Matteo Sobrero rode a blistering race, coming up 23 seconds ahead of second place Thymen Arensman. Carapaz rode a respectable time trial, but came up well short of eliminating Hindley's advantage. The Australian held on to a 1:18 advantage, relegating Carapaz to second and Landa to third. This Giro d'Italia was also a bitter-sweet moment for Italian cycling fans, as the Shark of Messina, Vincenzo Nibali, said before the race that this would be his last Giro. He battled hard and came in 4th in the GC standings, a very respectable 9 minutes behind Hindley, who is 11 years his junior. Nibali is one of only seven cyclists in history to win all three cycling Grand Tours - the Giro, the Tour de France and the Vuelta a Espana - in his career. He was legendary and pure class right to the finishing podium in Verona's Colosseum. Here are all the jersey winners for this year's Giro: Maglia Rosa - General Classification: Jai Hindley (Bora Hansgrohe) Maglia Azzurra - King of the Mountain: Koen Bouwman (Jumbo-Visma) Maglia Ciclamino - Points Classification: Arnaud Demare (Groupama - FDJ) Maglia Bianca - Best Young Rider: Juan Pedro Lopez Perez (Trek Segafredo) --------- Quello che è probabilmente il più bel trofeo di ogni sport - Il Trofeo Infinito del Giro d’Italia - partirà per l’Australia. Dopo 21 estenuanti tappe, Jai Hindley, di Bora-Hansgrohe, ha rubato la maglia rosa al favorito Richard Carapaz. Hindley è il primo australiano ad aver vinto il Giro. Il percorso del Giro di quest’anno era uno dei più impegnativi tra quelli recenti. La gara è cominciata con tre sessioni in Ungheria, incluso una gara cronometrata vinta da un altro favorito, Simon Yates. Il primo a vestire la maglia rosa è stato Mathieu van der Poel, arrivato secondo nella cronometrata. Poi si è tornati in Italia, in Sicilia, per la prima tappa, scalando il monte Etna. Qui ha vinto Lennard Kamna, compagno di squadra di Hindley. Secondo Juan Pedro Lopez (Trek Segafredo) a pochi secondi da Kamna. Non ha vinto la tappa ma ha preso la maglia rosa a van der Poel. Le prossime due tappe erano per i velocisti, e Arnaud Demare di Groupama FDJ le ha vinte entrambe. Nessun cambiamento per la maglia rosa, che è rimasta a Lopez. Alla nona tappa, una difficilissima salita in Abruzzo, le cose hanno cominciato a farsi interessanti per quanto riguarda la classifica generale. Simon Yates ha perso 11 minuti, cadendo molto in basso nella classifica. Hindley ha vinto la tappa, affrontando e superando attacchi da parte di Romain Bardet e Richard Carapaz. La vittoria di Hindley si proverà profetica, in quanto lo ha reso un vero contendente per la vittoria della classifica generale. Lopez è riuscito a tenere la maglia rosa, ma il cambiamento era imminente e nell’aria. La decima tappa è stata storica e anche tragica, in quanto il nativo dell’Eritrea Biniam Girmay è divenuto il primo uomo di colore africano a vincere una tappa del Grand Tour. È emerso dal gruppo nello sprint finale per soffiare la vittoria a van der Poel all’arrivo. Poi, durante le celebrazioni tradizionali con lo champagne, il tappo di sughero ha colpito Girmay nell’occhio, forzandolo a ritirarsi dalla tappa del giorno seguente. Alla 14esima tappa, tra le colline piemontesi, Simon Yates si è reinventato dopo la nona tappa per vincere, e finalmente Richard Carapaz del team Ineos-Grenadiers ha rubato la maglia rosa da Juan Pedro Lopez. Rimarrà così fino alla 20esima e penultima tappa del Giro. L’ultima cronometrata era l’ultima chance per i contendenti di cambiare le cose nella classifica generale. La maggior parte della giornata è stata però poco entusiasmante, e tutto è accaduto negli ultimi 4 chilometri. I primi tre in classifica, Carapaz, Hindley e Mikkel Landa di Bahrain Victorious si sono tutti messi all’attacco all’ultima discesa al Passo Fedaia. Inizialmente, sono stati ben attaccati, ma l'attacco finale da parte di Hindley non ha ricevuto risposta da Carapaz e Landa. Si è guadagnato un vantaggio di un minuto e mezzo e la maglia rosa, ora doveva soltanto mantenere il vantaggio nell’ultima tappa a Verona. La corta cronometrata ha prodotto una simbolica vittoria per l’Italia, con il campione nazionale Matteo Sobrero che ha corso una gara incredibile, finendo 23 secondi prima del secondo posto Thymen Arensman. Carapaz ha corso una gara rispettabile, ma non è riuscito a eliminare il vantaggio di Hindley. L’australiano ha mantenuto un vantaggio di 1:18, relegando Carapaz al secondo posto e Landa al terzo. Il Giro d’Italia è stato un momento amaro per i tifosi del ciclismo italiani. Lo squalo di Messina, Vincenzo Nibali, aveva annunciato prima della gara che questo sarebbe stato il suo ultimo Giro. Ha combattuto per arrivare quarto nella classifica generale, 9 minuti dietro Hindley, più giovane dell’italiano di 11 anni. Nibali è uno di sette ciclisti che ha vinto tutti e tre i Grand Tours - il Giro, il Tour de France, e la Vuelta de Espana - durante la sua carriera. Era leggendario e ha avuto classe fino al podio finale nel Colosseo di Verona. Ecco tutti i vincitori delle maglie per il giro di quest’anno: Maglia Rosa - Classifica Generale: Jai Hindley (Bora Hansgrohe) Maglia Azzurra - Re della Montagna: Koen Bouwman (jumbo-Visma) Maglia Ciclamino - Classifica a punteggio: Arnaud Demare (Groupama-FDJ) Maglia Bianca - Miglior giovane: Juan Pedro Lopez Perez (Trek Segafredo)
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AuthorPietro Arrigoni is an 18 year old Italian born student currently attending school at UBC Okanagan. Pietro is studying political science and philosophy. He is passionate about sports, being an athlete himself, as well as journalism, which is the career he wishes to pursue after his studies. Archives
June 2022
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