Pole position, vittoria, primo in ogni giro e giro veloce, questi i numeri di Leclerc in Australia in un weekend perfetto per il pilota monegasco.
Il primo passo verso il primo Grand Chelem personale per Charles è stato sabato, quando ha messo la Ferrari in pole con tre decimi di vantaggio su Verstappen, che però si è lamentato di non sentirsi a suo agio con la Redbull. Sainz invece non è riuscito a far meglio di un nono posto nelle qualifiche per colpa di un errore nell’ultimo giro veloce del Q3, dopo che il suo primo giro è stato eliminato per una bandiera rossa dopo l’incidente di Alonso. Nella gara Leclerc sapeva che sarebbe stato da solo contro le due Redbull in secondo e terzo posto, ma grazie a una macchina “bestiale”, gli attacchi di Verstappen sono durati molto poco, praticamente solo sulle ripartenze dopo la safety car. Sainz ha avuto problemi con il volante prima dell'inizio della gara. Il volante nuovo ha però beffato lo spagnolo alla partenza quando l’anti-stall è partito per sbaglio, e Sainz è sceso fino alla 14esima posizione. Da qui, la foga di riprendere in mano la propria gara ha portato Sainz a commettere un gravissimo errore mentre stava cercando di superare una Haas nel secondo settore, proprio dove aveva sbagliato il giorno prima, uscendo di pista e fermandosi nella ghiaia. Un ritiro amaro per Carlos, ma Binotto ha confermato che il pilota saprà riprendersi, mostrando la sua fiducia verso Sainz. Un ritiro brutto anche quello di Verstappen, che verso la fine della gara ha sentito uno strano odore provenire dal suo motore, fermandosi immediatamente per un presunto problema con la miscela di carburante. Verstappen ha corso in seconda posizione per tutta la gara senza però trovare la velocità per prendere Leclerc, che ha confortevolmente aperto un gap di quasi 8 secondi nel primo stint. Verstappen ha detto ai microfoni di non essersi sentito bene con la macchina, e che cercando di spingere troppo le gomme si stavano degradando, inutile quindi provare a tenere testa a Leclerc. Alla fine Leclerc ha anche domandato al pit wall se avesse potuto provare il giro veloce negli ultimi giri. E anche se dalla radio gli è stato detto che non sarebbe stato necessario, Leclerc ha fatto di testa sua, mostrando ancora una volta il dominio delle Ferrari e la propria abilità di mantenere le gomme vive fino alla fine. Grand Slam for Leclerc, Ferrari was “a beast” in Australia Pole, victory, led every lap, and got the fastest laps, these are the stats Leclerc pulled off in Australia in a perfect weekend for him. The first step towards his Grand Slam was Pole on saturday, when he put his Ferrari on the front row with a masterful lap, three tenths quicker than Verstappen, who complained that he didn’t feel comfortable with his Redbull. Sainz wasn’t able to do better than ninth in qualifying due to a bad mistake on his last flying lap in Q3, after his original flier was deleted due to the red flag being pulled after Alonso’s crash. In the race, Leclerc knew that he would be alone against the two Redbulls in second and third place, but thanks to “a beast” of a car, the attacks from Verstappen lasted shortly and only happened after the safety car restart. Sainz had some issues with his steering wheel ahead of the race start. The new steering wheel also caused problems to the Spaniard when an anti-stall kicked in at the race start, dropping him to 14th. Eager to get his race back on track, Sainz made a costly mistake as he was trying to pass a Haas in the second sector, where he made a mistake in qualifying, spinning and beaching himself in the gravel pits. A bitter retirement for Carlos, but Binotto confirmed that he will comeback, showing his trust in Sainz. An equally bitter retirement was that of Verstappen, who near the end of the race smelt something weird in his engine and immediately pulled over with what is presumed to be a fuel problem. Verstappen ran in second place for the whole race, unable to find the pace to challenge Leclerc ahead, who comfortably opened a gap of about 8 seconds in the first stint. Verstappen told the press that he didn’t feel good with the car, and that while pushing his tires degraded way too quickly, making it useless to try and chase Leclerc. In the end, Leclerc also asked his pit wall if he could go for the fastest lap. The wall told him it wasn’t necessary because he already had it, but Charles still continued to set fastest lap after fastest lap until the very end of the race, showing Ferrari’s domination and his ability to manage tires effectively.
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AuthorPietro Arrigoni is an 18 year old Italian born student currently attending school at UBC Okanagan. Pietro is studying political science and philosophy. He is passionate about sports, being an athlete himself, as well as journalism, which is the career he wishes to pursue after his studies. Archives
June 2022
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